giovedì 24 febbraio 2011

Aumento canone OSP

Mercoledì il Consiglio del Municipio Roma XVI ha approvato una mozione, di cui sono il primo firmatario, relativa all'aumento del canone per l'occupazione del suolo pubblico.
Il 14 aprile 2006, con la delibera di giunta 166, a fronte della rivalutazione delle tariffe e alla rimodulazione di alcuni coefficienti moltiplicatori, il Comune di Roma fissava i nuovi termini per il pagamento della COSAP per gli anni 2005 e 2006.
In tale delibera, inoltre, si recepiva il protocollo d'intesa scaturito del tavolo tecnico tra associazioni e organizzazioni di categoria e l’Amministrazione comunale che escludeva per il futuro ogni aumento dello stesso canone concessorio prevedendosi, a partire dal 2009, la sola rivalutazione sulla base dell’indice ISTAT.
In virtù di tale patto gli esercenti hanno accettato nel 2006 l’aumento del 100% del canone concessorio (già peraltro aumentato di un altro 100% nell’anno 2003).
Ora, secondo uno stile diventato usuale, la Giunta Alemanno, in barba a qualsiasi idea di continuità istituzionale, ignorando tale patto, ha annunciato un aumento del 150% dei canoni concessori ridottosi poi al 35% “dopo aver sentito” le Organizzazioni di categoria.
Un aumento del 35%, in ogni caso, porta il canone concessorio OSP ad importi non sostenibili dalla maggior parte degli operatori del settore già attanagliati da una crisi economica che non ha precedenti nell’ultimo cinquantennio, inoltre tale aumento, retroattivo per l’anno 2010, è stato richiesto in pagamento nel mese di dicembre dello stesso anno creando gravi problemi di liquidità alle aziende che hanno chiesto invano la rateizzazione degli importi.
Per tali motivi il Consiglio del Municipio Roma XVI, con questa mozione, impegna Il Presidente e la sua Giunta a farsi portavoce presso l’Assessore al Commercio affinché venga istituito un nuovo tavolo partecipato, allo scopo di ridiscutere la materia relativa al canone concessorio OSP ad importi sostenibili dalla maggior parte degli operatori del settore e consentire una ripresa di quest’ultimo già attanagliato da una crisi profonda, che rischia di causare la perdita di altri posti di lavoro.
Per la cronaca, al momento della votazione, tutti i consiglieri del PdL, tranne uno che si è astenuto, hanno abbandonato l'aula per non partecipare al voto.

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