martedì 13 novembre 2012

Scritte nazifasciste al liceo Manara

Nella notte tra l'11 e il 12 novembre sui muri di cinta del liceo Luciano Manara in Via Basilio Bricci sono comparse scritte di stampo neonazista che istigano all'odio e alla violenza. Si tratta di un gravissimo episodio da condannare con forza e determinazione perché, in un paese che affonda le sue radici nella a lotta al nazifascismo, queste frasi offendono tutte le coscienze libere e democratiche. Purtroppo non si tratta di un episodio isolato, nelle stesse ore anche il cortile del liceo Mamiani veniva imbrattato da simili scritte vergognose. Così come nei mesi scorsi altri episodi simili avevano preso di mira scuole e licei romani, il 27 marzo la scuola elementare Cesana, il 21 aprile il liceo Avogadro, il 28 aprile il liceo Tasso. Per finire con le aggressioni a studenti di sinistra da parte di militanti del Blocco Studentesco e di Casa Pound presso i licei Alberti, Azzarita e Galilei. Si tratta, a ben guardare, di una precisa strategia che punta a minare uno dei più importanti gangli democratici: la scuola pubblica. Ad aiutare questo disegno contribuisce il clima che da quattro anni a questa parte si respira nella nostra città, tornata ad essere sempre meno città del dialogo e sempre più una città in cui in cui chi commette episodi di intolleranza pensa di essere impunito. Una città in cui estremisti di destra vengono assunti in aziende municipalizzate senza alcun titolo e l'acquisto della sede di Casa Pound entra nel bilancio Comunale, dove il comune patrocina iniziative discutibili e invita in Campidoglio Franco Freda e Mario Corsi, dove sabato scorso è stata autorizzata una manifestazione di movimenti nazifascisti europei umiliando di fatto una città medaglia d'oro per la resistenza. E' necessario quindi non abbassare la guardia pensando che si tratti di fatti sporadici. Ognuno deve fare la sua parte, a cominciare dalle istituzioni che sono invitate ad intensificare le iniziative ed i progetti volti a rafforzare la coscienza democratica e la pacifica conoscenza nel rispetto della diversità come ad esempio l'incontro in programma il giorno 19 novembre, proprio nel liceo Manara, sull'anniversario delle leggi razziali nell'Italia del Ventennio.

lunedì 12 novembre 2012

Primarie nazionali della coalizione di centro sinistra

Domenica 25 novembre, dalle 8.00 alle 20.00 si terranno le elezioni primarie per la scelta del candidato premier della coalizione di centro sinistra.
Possono partecipare alle primarie cittadini che abbiano compiuto 18 anni entro il 25 novembre 2012 italiani e immigrati regolari, che dichiarino di riconoscersi nel Manifesto politico dell'Alleanza, la 'Carta d'intenti'.
Dal 4 al 25 novembre gli stessi potranno iscriversi all'albo degli elettori, sottoscrivendo l'appello di sostegno al centrosinistra e, versando un contributo di almeno due euro, ritirare il certificato elettorale presso l'ufficio elettorale competente per territorio.
L'iscrizione si può fare anche sul sito primarieitaliabenecomune stampando la ricevuta. In ogni caso il certificato elettorale si ritira soltanto presso gli uffici elettorali.
Per evitare lunghe file il giorno delle primarie, consiglio a tutti di fare l'iscrizione nei giorni precedenti e, per chi può, farla online per risparmiare il caricamento dei dati da parte dell'ufficio elettorale.
Il giorno 25 novembre, ed il 2 dicembre per l'eventuale ballottaggio, si potrà votare nel seggio di competenza esibendo un documento di identità, la tessera elettorale e il Certificato di elettore della Coalizione di centro sinistra "Italia Bene Comune".
Si può votare solo nel seggio collegato al numero della propria sezione elettorale, quella dove si vota abitualmente. Si può votare un solo candidato.
Per chi trova tutto ciò complicato allego link ad un video esplicativo


domenica 11 novembre 2012

Bilancio previsionale 2012 del comune di Roma Capitale

All'alba del 7 novembre l'Assemblea Capitolina, dopo 101 sedute, ha finalmente approvato il bilancio preventivo per l'anno 2012. Si tratta certamente di un record per il quale la giunta Alemanno sarà ricordata negli anni futuri.
L'approvazione del bilancio, bloccata dalla presentazione di migliaia di ordini del giorno da parte dell'opposizione, grazie ai quali si è evitata la vendita del 21% delle azioni di ACEA, rallentata dalle divisioni nella maggioranza stessa, ha raggiunto il termine ultimo del 31 ottobre, superato il quale il prefetto Pecoraro ha inviato una lettera ultimatum a tutti i consiglieri minacciando lo scioglimento del Consiglio comunale e il commissariamento del comune se non si arrivava all'approvazione del bilancio entro 20 giorni.
Con questa forte sollecitazione il sindaco è stato costretto a fare alcune concessioni all'opposizione (sub emendamento da 9 milioni: più fondi al sociale, alla cultura e ai Municipi) che soddisfatta del superamento del termine del 31 ottobre, che sancisce di fatto l'incapacità del sindaco ad amministrare Roma, ha evitato di fare ulteriori barricate per non bloccare definitivamente la città.
In definitiva si tratta di un bilancio da 10,2 miliardi (5,2 per la spesa corrente, 5 per gli investimenti) molto diverso da quello presentato a marzo e che si basa principalmente sull'incremento delle aliquote IMU (5 per mille per l'abitazione principale e 10,7 per mille per le altre abitazioni) rispetto alle standard per un valore di 0,63 miliardi.
Un bilancio che ha dovuto prima coprire il buco di 730 milioni dovuto a minori trasferimenti statali e da errori di previsione delle entrate e uscite nel bilancio dell'esercizio precedente, poi recepire le ultime norme del governo che impongono l'aumento della percentuale del fondo di riserva dallo 0,30% allo 0,45% equivalente ad un taglio di 30 milioni e il nuovo vincolo all'utilizzo dell'avanzo di amministrazione (non più utilizzabile per gli investimenti), che ha dovuto rinunciare a 230 milioni di entrate dovute alla vendita del 21% delle azioni ACEA sostituite dal previsto incasso della stessa somma grazie alla vendita di parte del patrimonio immobiliare comunale, che non ha potuto contare sui 20 milioni di risparmio fiscale a causa della mancata approvazione della costituzione della holding delle società municipalizzate, che a causa della spending rewiev governativa ha dovuto rinunciare ad altri 175 milioni.
Un bilancio che sancisce un periodo di crisi per la città di Roma, si pensi che nel quadriennio 2004-2008 il pil della capitale segnava + 3,6%, nel quadriennio 2008-2012 è stato -6% e nello stesso periodo i trasferimenti statali si sono ridotti del 40%, che vede drasticamente ridotti i fondi per la manutenzione urbana e le infrastrutture oltre a tagliare ulteriormente i fondi ai Municipi.
Inoltre con l'approvazione a novembre, l'Assemblea Capitolina ha ufficializzato in sostanza le spese già fatte dalla giunta Alemanno che ci consegna, al termine del suo mandato, una città meno efficiente e più povera, con servizi pubblici non degni di una grande capitale europea e con l'IMU, l'addizionale IRPEF e la TIA più alti d'Italia.