Dopo gli attacchi di quest’ultima settimana, dove il Presidente del Consiglio è arrivato a dire che la Costituzione italiana era nata da una filosofia comunista, e non ha esitato ad usare la triste condizione di Eluana Englaro per mettere in discussione i principi fondamentali della nostra Costituzione, aprendo un conflitto istituzionale nei confronti del Presidente della Repubblica che non ha precedenti, il PD ha organizzato una manifestazione in sostegno della Carta costituzionale e per esprimere solidarietà al Capo dello Stato.
In una fredda serata romana il popolo democratico si è raccolto intorno al padre costituente Oscar Luigi Scalfaro unico oratore.
Con l’equilibrio e la pacatezza che gli sono propri, il Presidente emerito della Repubblica ha ricordato la genesi della Carta, le discussioni, le divisioni, ma anche l’ampio consenso con cui fu votata.
Una Carta destinata a tutti, nata con un solo scopo: “Quello di unire il popolo italiano, non dividerlo”, che in questi sessanta anni è stata una garanzia per la democrazia nel nostro paese, che non è intoccabile, perché al proprio interno contiene le regole per la propria revisione, ma non è stravolgibile come nel fallito tentativo di modifica del 2006 bocciato dal referendum popolare.
Citando i principali articoli della Costituzione ha spiegato cosa vuol dire democrazia, ha criticato l’attuale legge elettorale che non consente di scegliere i nostri rappresentanti, ha ricordato la mancanza di tutti i diritti primari durante il fascismo, quando lo Stato poteva sospenderli quando credeva.
Ha avuto anche un pensiero per la manifestazione sindacale del giorno dopo rammaricandosi per la rottura dell’unità sindacale, invitando a partecipare con spirito unitario.
Ha infine lanciato un invito a tutti i cittadini ad amare la Carta che deve essere conosciuta per poterla vivere e difendere.
Nei momenti difficili come quelli che viviamo adesso, compito della politica è favorire la solidarietà, la fratellanza, per camminare tutti insieme senza lasciare indietro i più deboli.
“La carta è per unire, mai per dividere; nessuno – ha ammonito al termine dell’intervento il Presidente emerito della Repubblica – la usi per dividere”.
giovedì 12 febbraio 2009
In piazza per la Costituzione
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