In un teatro Vascello molto gremito, si è svolta stamattina un'assemblea per parlare della chiusura del Casale dei Cedrati, la struttura all'interno di villa Pamphilj che da dicembre ospitava attività culturali, incontri e corsi.
Le responsabili del consorzio Casale dei Cedrati hanno raccontato la storia di questa impresa culturale.
Nel 2013 il consorzio Casale dei Cedrati ha vinto un bando pubblico comunale e nel 2014 Casale dei Cedrati ha firmato con la Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali il contratto di concessione a titolo oneroso.
A seguire il consorzio Casale dei Cedrati è entrato in possesso dell’immobile restaurato dalla giunta Rutelli con i fondi del giubileo del 2000 e poi abbandonato per mancanza di fondi pubblici. I lavori di ripristino sono stati quantificati in circa 300.000 euro.
Per la realizzazione dei lavori, è stato predisposto un progetto tecnico concordato con la Sovrintendenza Capitolina e la Soprintendenza di Stato.
Il 26/5/2015 il progetto viene approvato dalla Sovrintendenza e dalla Soprintendenza che danno il via libera ai lavori di ristrutturazione. Quindi viene presentata la CILA (Comunicazione inizio lavori asseverata) al Municipio Roma XII. A luglio vengono avviati i lavori previsti e finalmente il 5 dicembre viene inaugurato il Casale dei Cedrati, previo sopralluogo della sovrintendenza capitolina, svoltosi il 4 dicembre.
Nel frattempo, a ottobre 2015, Casale dei Cedrati ottiene dal Dipartimento Ambiente del Comune di Roma, l’adozione dell’adiacente Giardino dei Cedrati, anch'esso, restaurato e aperto al pubblico con una spesa di circa 20.000 euro.
Al Casale, dall'apertura all'11 febbraio, si sono svolte attività culturali, attività sportive, ludico-didattiche, mostre, laboratori, incontri e corsi a cui hanno partecipato migliaia di persone. Come richiesto dal bando, a supporto delle attività culturali, il Casale ha messo a disposizione servizi di bookshop, caffetteria e piccola ristorazione, oggetto della presentazione della SCIA commerciale che rappresenta l’atto formale previsto per l’esercizio di attività di somministrazione.
Il 12 febbraio, gli agenti del Corpo di Polizia municipale si sono presentati al Casale e hanno sequestrato l’immobile per ipotizzati reati di abuso edilizio a seguito del rigetto della CILA presentata all'UOT del Municipio Roma XII.
Di seguito il comunicato stampa del XII gruppo.
Nessun commento:
Posta un commento