Il motivo di tale parere è dato dal fatto che tale variante renderebbe superato lo strumento concertativo previsto dall'attuale PRG nel caso delle perequazioni urbanistiche per le aree della "Città da Ristrutturare" concedendo di fatto l'edificabilità di tutti i lotti di terreno con superfici inferiori a 12000 mq.
Mancando lo strumento concertativo, resterebbe unicamente a vantaggio del proprietario dell'area l'aumento degli indici di edificabilità eliminando così aree destinate a servizi nell'intera "Città da Ristrutturare".
Si produrrebbe così un abominio urbanistico consegnando ai proprietari di lotti nelle zone H (agricole), N (verde pubblico) M (servizi pubblici) la possibilità di edificare abitazioni con un indice più alto delle zone O.
Una ipotesi deregolatoria degli interventi urbanistici che favorirebbe la realizzazione di costruzioni semplicemente come atti amministrativi a scapito di ogni azione programmatoria e della possibilità di fornire servizi pubblici e verde pubblico necessari in queste parti della città.
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