In questi giorni, il consiglio comunale sta discutendo sulla "famigerata" delibera 32, che contraddicendo l'esito del referendum del giugno 2011 in cui i cittadini italiani hanno scelto di abrogare l'obbligo della privatizzazione dei Servizi Pubblici Locali e il profitto sul Servizio Idrico integrato, prevede la vendita del 21% delle azioni ACEA da parte del Comune di Roma.
Su proposta del Forum nazionale per l'acqua pubblica, è stato recentemente presentato un referendum propositivo regionale per l'acqua pubblica e contro la gestione unica regionale del servizio idrico. Tale referendum equivale ad una proposta di legge di iniziativa popolare che il Consiglio Regionale è tenuto ad esaminare entro tempi certi. Qualora non avvenisse entro un anno, il Presidente della regione Lazio sarà tenuto ad indire un referendum popolare vero e proprio.
Il Municipio Roma XVI ha sempre aderito alle battaglie per l'acqua bene comune e, anche in questo caso, ha approvato una mozione a sostegno della campagna di raccolta firme per il referendum suddetto impegnando il Presidente del Municipio e la sua Giunta a trovare gli spazi, negli uffici municipali, dove poter firmare.
Inoltre ha invitato la Presidente della Regione Lazio ad intraprendere le iniziative politiche necessarie per mantenere la gestione pubblica e partecipata del servizio idrico, così come indicato dai cittadini con il voto referendario del giugno scorso.
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