martedì 31 gennaio 2012
Personale ATA nelle scuole del Municipio
sabato 28 gennaio 2012
Percorso pedonale in Via Vitellia
martedì 24 gennaio 2012
Sportello Donna
Dal 1 novembre 2009 è attivo, presso l'ospedale San Camillo, lo Sportello Donna.
Si tratta di un punto di ascolto e accoglienza permanente, aperto 24 ore al giorno per 365 giorni l'anno, a cui possono accedere le donne che subiscono violenza, sia di loro iniziativa, sia su invio del Pronto Soccorso o di altro servizio ospedaliero o territoriale.
Collocato strategicamente nel Pronto Soccorso ospedaliero, è gestito da personale esperto che oltre a fornire assistenza alle donne, assicura supporto al personale dell'ospedale e garantisce una collaborazione con le Forze dell'Ordine, la Magistratura, i servizi sociali e sanitari del territorio.
Rappresenta quindi una risposta qualificata alle esigenze delle donne in difficoltà sul territorio ed in linea con le azioni di contrasto alla violenza di genere che sia il Municipio Roma XVI che l'ASL Roma D hanno messo in campo negli anni passati.
In questi due anni di attività lo Sportello Donna ha assistito 696 donne vittime di violenze perpetrate nel 73% dei casi da partner o familiari di sesso maschile, ma alla scadenza della convenzione tra l'Azienda Ospedaliera San Camillo – Forlanini e la Cooperativa Sociale “Be Free”, lo Sportello non è stato rifinanziato.
Da novembre gli operatori continuano a lavorare a titolo gratuito, ma nonostante le rassicurazioni da parte del Direttore Generale dell'ospedale, la situazione rimane precaria.
Il Consiglio del Municipio Roma XVI ha approvato un ordine del giorno in cui esprime solidarietà agli operatori e invita il Commissario ad Acta per la Sanità della Regione Lazio ad individuare fondi per permettere il proseguimento delle attività dello Sportello.
lunedì 16 gennaio 2012
Piano casa Regione Lazio
Insomma un'occasione mancata per porre un argine ad una legge regionale mal fatta che consentirà di modificare l'aspetto estetico di alcune porzioni del nostro territorio con la semplice presentazione della DIA che non permette, nelle aree tutelate dall'attuale piano regolatore generale, la verifica della qualità degli interventi.