Finalmente il 12 luglio 2011 l'Assemblea Capitolina ha approvato il bilancio preventivo 2011.
Tutte confermati i nuovi aumenti per i cittadini romani:
aumentata l'aliquota dell'addizionale comunale all'IRPEF dello 0,4%;
nuovo aumento della Tari, adesso TIA, a causa della reintroduzione dell'IVA al 10%;
taglio di circa il 5% delle risorse per la parte corrente del bilancio e per il terzo anno consecutivo 0 € per il piano investimenti dei Municipi.
Ma non è tutto.
Una circolare della ragioneria generale del Comune del 25 maggio 2011, seguita da una nota del 24 giugno 2011 specifica che dal 1 luglio 2011 tutti gli uffici comunali per effettuare le spese correnti (titolo I) previste nel bilancio preventivo approvato, dovranno prima verificare l'effettiva disponibilità di cassa per ogni singolo articolo. In caso di indisponibilità sarà necessario effettuare una rimodulazione del budget delle previsioni di cassa tramite lo spostamento di disponibilità da un sottoconto all'altro (sempre nell'ambito dell'intervento).
Attualmente per tutte le spese correnti risulta uno stanziamento di cassa a parziale copertura degli ordinativi di pagamento emessi.
Per fare un esempio concreto: se in bilancio sono stanziati 1000 € per l'acquisto di toner per le stampanti, ma in cassa risultano disponibili solo 100 €, gli uffici per spendere l'intero importo dovranno provvedere a stornare da un'altra voce di bilancio la somma restante non avendo mai la sicurezza della totale copertura delle cifre stanziate.
Si scarica così sugli uffici un compito finora assolto dalla ragioneria generale, con il risultato di rendere ancora più difficile spendere i pochi fondi a disposizione facendo completamente naufragare qualsiasi tipo di programmazione.
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