Veramente una bella manifestazione quella che si è tenuta sabato 13 marzo in Piazza del Popolo.
Si respirava un'aria positiva, dove il rispetto delle regole e della legalità costituiva il legante per tutte le forze politiche rappresentate.
Uno spirito nuovamente unitario si è cominciato a percepire sin dai primi interventi di Nencini, Bonelli e Ferrero.
Con Emma Bonino le elezioni regionali del 28 e del 29 marzo sono entrate prepotentemente in piazza alimentando la speranza in una vittoria che potrebbe rappresentare l'avvio di una vera riscossa democratica contro una classe politica di destra arrogante e spregiudicata che, tra Legittimo impedimento e Decreto salva liste, sta scrivendo una delle pagine più basse della politica italiana.
L'intervento dell'insegnante siciliana ha riportato l'attenzione sui problemi della scuola, così come l'operaia dell'OMSA di Faenza ha raccontato il travaglio di chi in questi mesi sta perdendo il posto di lavoro, mentre il giornalista RAI Iacona ha sottolineato il difficile momento che vive la libera informazione.
Nichi Vendola ha infiammato la piazza con la sua oratoria trascinante, auspicando la costruzione di un racconto politico e culturale da parte del centrosinistra come proposta al Paese e Di Pietro ha attaccato duramente il capo del governo che egli ben conosce dai tempi di tangentopoli.
Da Bersani parole di condanna per le regole calpestate e una serie di proposte concrete per uscire dalla crisi economica privilegiando il mondo del lavoro oltre ad alcune parole chiave su cui costruire l'Italia del domani: lavoro, onestà, regole, civismo.
Il tutto intramezzato da performance musicali di buon livello che hanno contribuito alla riuscita di questa giornata con una piazza che ha voluto essere un presidio della democrazia e della Costituzione.
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