Al termine della visita la commissione ha incontrato i cittadini e i comitati della Valle Galeria presso l'aula consiliare del XV Municipio.
Durante la seduta straordinaria sono stati ascoltati i i cittadini sottoscrittori delle varie petizioni che in questi anni sono state spedite alle Commissione europea ed il Presidente del Municipio Roma XVI in rappresentanza delle istituzioni locali.
Dalla commissione europea è arrivato un secco no all'apertura di una nuova discarica e un fermo invito a chiudere al più presto quella di Malagrotta.
Con il parere contrario di tutti gli enti locali, espresso in conferenza dei servizi, soltanto il commissario straordinario Sottile è ancora convinto che la soluzione all'emergenza rifiuti a Roma sia aprire la nuova discarica a Monti dell'Ortaccio, appoggiato in questo dal ministro dell'ambiente Clini che ha polemicamente accusato gli amministratori locali, ed i cittadini che li hanno eletti, di non aver mai voluto veramente risolvere il problema facendo affidamento alla capienza di Malagrotta che ancora una volta sarà prorogata a fine anno.
Ma la commissione europea ha anche avvertito che la procedura di infrazione aperta nei confronti dell'Italia per il conferimento in discarica di rifiuti non trattati, sospesa per esaminare il piano rifiuti della Regione Lazio, rischia di essere riaperta alla conclusione del lavoro della commissione previsto per la fine di dicembre.
Dopo il danno si passerà quindi alla beffa di dover pagare salate multe per l'incapacità a gestire un moderno ciclo dei rifiuti che, nelle città dove funziona, produce al contrario ricchezza.
Per non parlare poi dell'aspetto sanitario, con il tasso di mortalità legato ai tumori che colpisce gli abitanti del quartiere di Massimina, in prossimità della discarica di Malagrotta, molto più alto che nel resto della città.
Durante la seduta straordinaria sono stati ascoltati i i cittadini sottoscrittori delle varie petizioni che in questi anni sono state spedite alle Commissione europea ed il Presidente del Municipio Roma XVI in rappresentanza delle istituzioni locali.
Dalla commissione europea è arrivato un secco no all'apertura di una nuova discarica e un fermo invito a chiudere al più presto quella di Malagrotta.
Con il parere contrario di tutti gli enti locali, espresso in conferenza dei servizi, soltanto il commissario straordinario Sottile è ancora convinto che la soluzione all'emergenza rifiuti a Roma sia aprire la nuova discarica a Monti dell'Ortaccio, appoggiato in questo dal ministro dell'ambiente Clini che ha polemicamente accusato gli amministratori locali, ed i cittadini che li hanno eletti, di non aver mai voluto veramente risolvere il problema facendo affidamento alla capienza di Malagrotta che ancora una volta sarà prorogata a fine anno.
Ma la commissione europea ha anche avvertito che la procedura di infrazione aperta nei confronti dell'Italia per il conferimento in discarica di rifiuti non trattati, sospesa per esaminare il piano rifiuti della Regione Lazio, rischia di essere riaperta alla conclusione del lavoro della commissione previsto per la fine di dicembre.
Dopo il danno si passerà quindi alla beffa di dover pagare salate multe per l'incapacità a gestire un moderno ciclo dei rifiuti che, nelle città dove funziona, produce al contrario ricchezza.
Per non parlare poi dell'aspetto sanitario, con il tasso di mortalità legato ai tumori che colpisce gli abitanti del quartiere di Massimina, in prossimità della discarica di Malagrotta, molto più alto che nel resto della città.
Insomma il tempo passa, ma i problemi restano, con il rammarico di aver gettato al vento questi ultimi quattro anni, quando Comune di Roma e Regione Lazio potevano decidere, ma per biechi calcoli elettorali hanno preferito non farlo.