giovedì 15 luglio 2010

Bilancio del Municipio Roma XVI

Siamo arrivati al 15 luglio per l'approvazione del bilancio preventivo 2010 per il nostro Municipio.
Ma tutto questo ritardo non è servito per avere un bilancio degno di questo nome.
Infatti anche per il 2010 la giunta comunale ha previsto 0 euro per il piano investimenti del nostro Municipio.
Come per lo scorso anno tutti i fondi sono stati accentrati nei dipartimenti comunali alla faccia del tanto decantato decentramento.
E' stato definanziato l'intervento previsto per la costruzione dell'asilo Quattro venti.
Mancano 200.000 € per aprire l'asilo nido di Via del Casaletto.
Per la manutenzione delle scuole si passa da 820.000 € a 290.000 €
Sono stati pressochè azzerati i fondi per l'acquisto di materiali di consumo nelle scuole del nostro Municipio.
Sono stati diminuiti del 76% i fondi per la cultura.
Sono stati diminuiti del 81% i fondi per gli organi istituzionali.
Le unica poste attive derivano da fondi provinciali e regionali.
Ci troviamo di fronte ad una precisa strategia che vede il Comune di Roma allineato con i recenti indirizzi governativi:
- sottrarre risorse agli enti di prossimità e accentrarli per poterli distribuire con criteri clientelari.
- screditare su tutti i media gli enti locali additandoli come responsabili degli “sprechi”.
Sprechi che a livello comunale andrebbero ricercati nell'aumento delle consulenze e del loro costo e alla mancata diminuzione dei posti nei consigli di amministrazione (una delle cause della sostituzione del primo assessore al bilancio Castiglione).
Particolarmente stigmatizzabile infine è l'uso della legislazione di emergenza usata dal governo nazionale in modo spregiudiato per "aggiustare" i problemi contingenti del Comune di Roma.
Gli effetti di questo bilancio saranno il blocco dell'attività dei Municipi,
l'aumento dei costi dei servizi per i cittadini, l'impossibilità di aumentare i servizi erogati ai cittadini, l'impossibilità a pianificare interventi pluriennali.
L'economia in nome dell'efficienza non può bypassare la democrazia. Se le spese sono di competenza municipale non possono essere fatte dai dipartimenti comunali. Non si devono infrangere le regole quando non consentono di fare quanto previsto.
A mio parer c'è la necessità di guardare il mondo con gli occhi dei più deboli da parte degli amministratori pubblici e non cercare di piegare ad ogni costo i numeri per raggiungere i propri obiettivi.

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