mercoledì 11 maggio 2011

Bilancio 2011

Lunedì pomeriggio si è conclusa, con il voto contrario al bilancio proposto dalla giunta Alemanno, la sessione di bilancio 2011. Per il terzo anno consecutivo il Comune di Roma, ora Roma Capitale è ricorso all'esercizio provvisorio con i soliti gravi effetti sul funzionamento dei Municipi.
Dopo un bilancio 2010 caratterizzato dall'aumento di molte tariffe, anche per il 2011 la ricetta è la stessa.

Viene istituita l'addizionale commissariale sui diritti d'imbarco dei passeggeri in partenza dagli aeroporti della città di Roma (1 € a passeggero entrata prevista 18 mln).

Viene aumentata l'aliquota dell'addizionale comunale all'IRPEF dello 0,4% (attestandola allo 0,9% entrata prevista 180 mln).

Viene istituito il contributo di soggiorno per coloro che alloggiano nelle strutture ricettive della città di Roma (entrata prevista 75,5 mln).

Viene deciso l'aumento dell'aliquota ICI per le abitazioni diverse dalla prima casa, ma soprattutto viene stabilito un nuovo aumento della Tari, adesso TIA, a causa della reintroduzione dell'IVA al 10% (entrata prevista 64 mln).

Ma non è tutto, per recuperare l'IVA non versata nel 2010 sulla Tari l'importo verrà rateizzato in 3 annualità a partire dalla bolletta del 2° semestre 2011.

Per quanto riguarda il Bilancio del Municipio Roma XVI sono confermati anche quest'anno 0 euro per il piano investimenti.

Tutti i fondi sono accentrati nei dipartimenti comunali anche per opere di competenza municipale in barba allo statuto vigente.

Per quanto riguarda la spesa corrente, rispetto al 2010 mancano all'appello circa 300.000 €. Tranne che per la spesa per il sociale, (grazie all'ultimatum dell'assessore Belviso che ha minacciato le dimissioni in caso di tagli alla spesa sociale chiedendo ai municipi di segnalare i casi di fondi tagliati dal progetto di bilancio) sono diminuiti i fondi per la cultura e lo sport, per la manutenzione delle scuole e le attività dell'ufficio tecnico. Da segnalare che la segnaletica stradale che fino allo scorso anno veniva distribuita centralmente da quest'anno sarà a carico dei singoli municipi.

Si ha la netta sensazione di un comune in chiara difficoltà finanziaria, con il terzo assessore al bilancio sostituito in 3 anni. Travolto dagli scandali di parentopoli, che affossano con il loro peso economico le già disastrate casse di aziende municipali come AMA e ATAC, le quali cambiano vertici amministrativi ogni 6 mesi, sottrae risorse ai Municipi e li accentra nei dipartimenti per poterli distribuire con criteri clientelari.

Continua nell'operazione di discredito degli enti di prossimità additandoli come responsabili degli “sprechi”. Addirittura il nostro sindaco ha pubblicamente affermato di fronte ai presidenti di Municipio che accentra la spesa nei dipartimenti comunali perchè non si fida dei Municipi.

Questa è la Roma del sindaco Alemanno:

una città più povera dove centinaia di disperati vagano per la città come sfollati cercando di arpionare qualcosa in ogni cassonetto, dove l'unica economia che tira è quella dello spaccio e delle scommesse;

una città meno solidale dove l'accoglienza per qualche decina di profughi nordafricani viene vissuta come un'emergenza epocale;

una città che vive male alla giornata, senza più un progetto, un sogno, una illusione da coltivare; distratta di tanto in tanto da spot propagandistici come la F1 all'EUR , le olimpiadi del 2020 l'abbattimento e la ricostruzione di Tor Bella Monaca; che inaugura solo opere iniziate con le scorse giunte e che si accontenta di un'altalena per festeggiare la riqualificazione di un parco pubblico;

una città più sporca trascinata scientemente verso l'emergenza rifiuti con un'azienda come l'AMA in perenne affanno che per far fronte ad eventi straordinari come la beatificazione di Giovanni Paolo II dimentica la raccolta dei rifiuti in interi quadranti della città;

una città dove le scelte della giunta comunale sono spesso cervellotiche e non riscuotono credito nemmeno tra gli utenti che dovrebbero essere favoriti dalle stesse come per le corsie preferenziali aperte alle due ruote;

una città in cui è ogni giorno più difficile vivere, dove i servizi pubblici hanno spesso livelli da terzo mondo se paragonati ad altre capitali europee; dove le famiglie vedono quotidianamente eroso il livello di welfare di cui finora hanno usufruito;

una città dove i giovani hanno sempre più difficoltà a trovare lavoro tranne che non siano amici del sindaco o parenti di qualche assessore della sua giunta;

In sintesi:

più tasse per tutti, meno servizi ai cittadini, più favori ai propri amici.

E come recita un manifesto di un consigliere municipale del Pdl “Anche dopo il voto c'è una politica che non ti abbandona mai” PURTROPPO aggiungerei.......

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